Celebrata la 19esima edizione de il “Natale del cuoco” ad Agrigento. Un’iniziativa che ogni anno vede tutti i cuochi agrigentini riunirsi sotto le festività natalizie, per scambiarsi gli auguri. 

“Per noi – dice il presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri Agrigento “Salvatore Schifano”, Vincenzo Di Palma – è un momento di svago, di allegria, di ritrovo tra sinceri amici: un modo per trascorrere del tempo insieme dopo un anno di intenso lavoro, fare un bilancio del percorso associativo svolto e scambiarci gli auguri delle feste natalizie”.

I componenti del direttivo dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri Agrigento “Salvatore Schifano”, durante la serata hanno consegnato le onorificenze e i riconoscimenti alla carriera a tutti quegli allievi, cuochi, chef e lady chef che si sono distinti nell’organizzazione e nella partecipazione di iniziative benefiche e sociali. E’ stata rivolta particolare attenzione a coloro che si sono distinti nella partecipazione e nel trionfo di concorsi gastronomici nazionali e internazionali, nelle personedi: Massimiliano Ballarò, Liborio Bivona, Vincenzo Di Palma, Giovanni Liberatore e Francesco Virga; con assistenti alla lavorazione: Antonio Fiannaca e Vincenzo Segreto. Un plauso è stato manifestato anche a chi recentemente è stato insignito a Roma del prestigioso riconoscimento del “Collegium Cocorum”: la più ambita onorificenza italiana, che viene conferita dalla F.I.C. (Federazione Italiana Cuochi), ai professionisti che hanno lavorato per almeno 25 anni ai fornelli, con dignità e passione, capacità e prestigio, onorando così la tradizione, la millenaria cucina italiana e la grande famiglia delle berrette bianche; ad indossare il collare rosso con il medaglione del “Cocorum” sono stati gli chef: Liborio Bivona, Salvatore Ciaccio, Antonella Chiona, Salvatore Gambuzza, Alessandro Lauretta, Pierino Moscato, Pippo Patti.

natale con le berrette

La serata, trascorsa nello scenario di una sala trattenimenti di Realmonte, è stata allietata dalla cucina dello chef Antonino Di Caro e dalla sua brigata, dove per l’occasione i commensali hanno potuto degustare un menu realizzato con prodotti del territorio, del pescato locale, a km zero e biologici: tortino caldo di spada con caponatina di gamberi dei fontali di Linosa e zucchine, spiedino di polpo fritto, su acqua di pomodoro; risotto con sgombro, datterino mantecato con melanzana affumicata e polvere di olive nere; sedanini ai grani antichi, con ragù di triglia di Lampedusa; tegolino di dentice, su crema di topinambur allo zafferano ennese, cipolla di Tropea e indivia belga caramellata. La cena si è conclusa con una mega torta, personalizzata per l’occasione, per mano del pasticcere Bruno Di Maria.
La serata è trascorsa tra musica e balli scanditi da un gruppo musicale, estrazione di premi e gli immancabili doni riservati per i più piccoli. 

Claudia Caci